giovedì 26 aprile 2012

Presentazione del libro: MYSTERY SHOPPER

4 MAGGIO ORE 19.00 PRESSO LA LIBRERIA GODOT

Antonio Bachis presenta il suo ultimo libro, IL PRIMO DA SOLISTA. A spulciarlo per bene, ci penso io!

l Mystery Shopper serpeggia fra aeroporti, negozi, call center. Sembra un cliente come gli altri: in realtà è pagato dalle aziende per valutare comportamenti e capacità degli impiegati e far licenziare chi non rispetta regolamenti e standard qualitativi. Nel ramo lui è il migliore. Lavora da solo, se escludiamo una sorella che lo detesta ma, per necessità, è talvolta costretta a fargli da spalla nelle sue battute di caccia metropolitana. E lui ci gode a stanare le proprie prede con camaleontica impassibilità, impietosendo hostess dal cuore tenero o celandosi al meglio con i commessi più astuti. Un sistema cinico ormai governa tutta la sua esistenza, anche oltre la professione. Così, alla soglia dei quarant’anni il Mystery Shopper non ha amici né affetti, indifferente alla gratuità e amante truffaldino. Però qualcosa s’inceppa in questo mondo di beffarda spregiudicatezza quando una gentilissima sconosciuta gli commissiona un lavoro stravagante, a un compenso cui non può dire di no. Dovrà provare, in anteprima mondiale, la felicità. Bizzarra missione che infatti potrebbe dare risultati imprevedibili, in una divertente escalation di strani incontri, insidie e riaffiorare di sentimenti rimossi che, in quel piccolo mondo ritenuto perfetto, sarebbe meglio non andare a snidare.


Antonio Bachis è nato a Nuoro nel 1973; pseudonimo di un ingegnere meccanico che ha già esordito come narratore nel collettivo denominato Elias Mandreu con i romanzi Nero riflesso (Il Maestrale 2009) e Dopotutto (Il Maestrale 2010).

PANE E MELANZANE IN POLPA D'UMANITA'- LETTURE A DISAGIO


27 APRILE: ore 21.30: “PANE E MELANZANE IN POLPA D’UMANITA’-  Letture a disagio” Presso la libreria Godot
Ogni vissuto trascina con sé gli umori della terra, che si fa pane e teatro.
C’è il nero dell’uomo, l’odore della sconfitta, la paura di dire, il timore di soffrire, il disagio di chi sente la vita in altro modo e il disagio di chi non capisce quel modo.
C’è la poesia, i cuori che battono il tempo degli incontri, gli occhi che sentono l’inquietudine delle esistenze che procedono di fianco.
C’è la risata e l’amaro, la fantasia e la realtà, la violenza e le lacrime, la fuga, la libertà, il ritorno.
C’è la vita fresca della giovinezza che si misura con le briciole che vanno di traverso.
In una parola polpa d’umanità, sparsa, divisa, incosciente e consapevole, eppure ciascuna legata al filo dell’altra da questo ineluttabile scorrere del tempo che nominiamo vita.
Facile come pensare il pane, se ne hai.

SETTE DONNE, UN UNICO PERCORSO ATTRAVERSO LA POESIA, IL TEATRO, LA NARRAZIONE...